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Tavolo regionale sul lavoro giornalistico. Donazzan: «La professione poco attrattiva. Ripensare formazione e sistema retributivo»

Si è riunito oggi, giovedì 11 aprile, il tavolo convocato e coordinato dall’assessora al Lavoro Elena Donazzan, supportata dall’Unità di Crisi aziendali di Veneto Lavoro con il dottor Giuliano Bascetta, a cui hanno partecipato il Sindacato Giornalisti Veneto, con la segretaria Monica Andolfatto e il vice Massimo Zennaro, e l’Ordine dei Giornalisti del Veneto, con il presidente Giuliano Gargano e il vice Matteo Guarda, la società Athesis Spa e la società cooperativa Editoriale La Voce. Assenti gli altri editori invitati all’incontro istituzionale che aveva a oggetto le criticità relative all’attrattività della professione di giornalista per i giovani, i contratti e compensi dei giornalisti professionisti.

«Abbiamo convocato un tavolo volto ad affrontare quelle che appaiono come le principali sfide che interessano il settore, ma in chiave positiva, guardando alle prospettive per risolvere le maggiori criticità che riguardano la professione di giornalista» le parole dell’assessora Donazzan. «Il contesto vede ridursi i giornalisti professionisti e un numero sempre minore di giovani talenti è disposto a cimentarsi nella professione perché l’impegno richiesto è molto alto, a fronte di contratti di lavoro precari e compensi ridotti. La situazione è chiaramente differenziata tra chi scrive svolgendo anche un’altra professione e chi invece trova nel giornalismo la sua unica fonte di reddito, garantendo la qualità e la costanza del lavoro di produzione di informazione. Il settore, in riferimento ai professionisti, necessita anche di un potenziamento delle competenze legate alla digitalizzazione e all’intelligenza artificiale».

«Possiamo quindi promuovere un approccio condiviso con gli editori, l’Ordine e il Sindacato dei giornalisti – ha aggiunto Donazzan – che punti alla valorizzazione di questa professione investendo risorse: come Regione abbiamo la leva della formazione, che possiamo implementare con gli atri attori del sistema, ma segnaliamo la necessità che le persone formate siano tutelate da adeguate garanzie in termini di stabilità e retribuzioni. Le aziende presenti hanno condiviso questo approccio: Athesis 10 anni fa stipulava un accordo innovativo con le parti sindacali e, a gennaio di quest’anno, lo ha rinnovato a beneficio dei lavoratori. L’editoriale la Voce ha cambiato linea gestionale e oggi ha dichiarato il suo impegno su questi fronti. Mi aspetto che i prossimi incontri, in cui discuteremo di come trasformare questa visione in progetti, vedano una partecipazione più ampia».