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Stampa sotto attacco, sul caso Fioretto risposta compatta della categoria: una delegazione di Fnsi, Sindacato Veneto e Ordine nella sede del Mattino di Padova

Sindacato nella sede del Mattino di Padova per manifestare vicinanza e sostegno al giornale e al collaboratore Edoardo Fioretto trattenuto in questura 4 ore, dopo essere stato fermato con alcuni attivisti di Ultima Generazione bloccati prima di una azione dimostrativa a Palazzo Zabarella dove è in corso la mostra su Monet.

Una delegazione guidata dal segretario generale aggiunto della Federazione nazionale della stampa italiana, Matteo Naccari, e composta da Monica Andolfatto, Massimo Zennaro e Nicola Chiarini, rispettivamente segretaria, vice e componente di giunta del sindacato veneto e da Alessandra Vaccari, consigliera nazionale della Fnsi e da Giuliano Doro per il cdr Nem, ha incontrato, oggi lunedì 15 aprile, il direttore responsabile Luca Ubaldeschi e il vicedirettore Luca Piana e lo stesso Fioretto. Con loro anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Veneto Giuliano Gargano e la consigliera Alessia De Marchi, che hanno annunciato l’avvenuta iscrizione di Fioretto all’albo dei giornalisti, elenco pubblicisti.

«Siamo qui – ha detto Naccari – per ribadire piena vicinanza e sostegno, come fatto fin da subito, alla redazione e a Fioretto. Quanto avvenuto inquieta e testimonia un clima di avversione verso la stampa e verso i giornalisti. Serve mantenere alta la guardia, non abbassare l’attenzione. La segreteria generale Alessandra Costante ha chiesto un incontro con il ministro dell’Interno Piantedosi e aspettiamo chiarimenti dal questore». «È importante che la categoria – ha aggiunto Andolfatto – risponda in maniera compatta, non in una mera logica di contrapposizione, bensì di chiarezza nel rispetto dei ruoli, ricordando che il diritto dovere di cronaca è tutelato costituzionalmente e che la libertà di stampa dà voce a tutti gli altri diritti».

Ubaldeschi e Piana hanno ringraziato per la risposta immediata, confermando che il Mattino farà la sua parte per contrastare qualsiasi tentativo di bavaglio all’informazione.