"S-Spennati e in mutande". A Venezia la grande manifestazione dei freelance veneti
13/05/10 10:16 Filed in: Comunicati
Venerdì 14 maggio 2010 performance e volantinaggio in Campo San Giacometo (Rialto, ore 12) e dibattito (ore 14.30-17, sede del Sindacato giornalisti del Veneto, Calle Pezzana, San Polo 2162), Presenti anche freelance provenienti dall’’Emilia Romagna e dal Friuli Venezia Giulia. Tra le proposte di RE:FUSi. avviare la discussione con la Regione Veneto per giungere a un tariffario regionale del lavoro giornalistico. Al dibattito pomeridiano prenderanno parte diversi esponenti politici.
A un anno dalla sua costituzione, Re:fusi, l’associazione dei giornalisti freelance veneti, insieme al Sindacato giornalisti del Veneto, organizza la seconda manifestazione regionale per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla condizione del giornalista freelance precario cui sempre più viene affidato il ruolo di cronista di prima linea – cioè fuori dalle redazioni siano esse radiotelevisive, della carta stampata, o telematiche non dimenticando i fotogiornalisti – senza tuttavia essere riconosciuto e dal punto di vista lavorativo e dal punto di vista retributivo.
Su questi contenuti, che riempiono la quotidianità di un esercito sempre più folto di giovani e attempati giornalisti freelance che venerdì 14 maggio dalle 14.30 alle 17 nella Sede del Sindacato giornalisti del Veneto, in calle Pezzana, San Polo 2162 a Venezia ci sarà un confronto fra esponenti degli organismi di categoria, rappresentanti della Regione, delle Province e dei Comuni, nonché con i parlamentari veneti, per gettare le basi per una collaborazione fattiva attorno al progetto di un tariffario regionale.
L’iniziativa verrà preceduta da un momento pubblico verso le 11.30 poco lontano in Campo San Giacometo (ai piedi del ponte di Rialto) per coinvolgere la cittadinanza con una performance a un volantinaggio a cura di Re:fusi… in mutande e S-Pennati.
Dal D-Day, ovvero la giornata della Dignità professionale, del 4 maggio 2009, ora si arriva al giorno degli “S-pennati”, sì perché i giornalisti che non sono dipendenti è così che si sentono per la stragrande maggioranza: reperibilità 24 su 24, strumenti e spese (auto compresa) a proprio carico, niente ferie, articoli pagati a cinque euro lordi, servizi a 10 euro lordi, foto a 7 euro lordi. E la situazione diventa ancor più tragica se il calcolo del compenso viene fatto su base oraria: allora ci si accorge che se si va a pareggio è quasi un miracolo.
Quale libertà, quale indipendenza, quale autonomia, quale obiettività sono realizzabili in condizioni di lavoro tanto emergenziali? Si tratta di un problema che riguarda tutti i cui risvolti ancor prima sociali e civili risultano innegabili.
Per info: 338 8669401 - 335 6457296
Su questi contenuti, che riempiono la quotidianità di un esercito sempre più folto di giovani e attempati giornalisti freelance che venerdì 14 maggio dalle 14.30 alle 17 nella Sede del Sindacato giornalisti del Veneto, in calle Pezzana, San Polo 2162 a Venezia ci sarà un confronto fra esponenti degli organismi di categoria, rappresentanti della Regione, delle Province e dei Comuni, nonché con i parlamentari veneti, per gettare le basi per una collaborazione fattiva attorno al progetto di un tariffario regionale.
L’iniziativa verrà preceduta da un momento pubblico verso le 11.30 poco lontano in Campo San Giacometo (ai piedi del ponte di Rialto) per coinvolgere la cittadinanza con una performance a un volantinaggio a cura di Re:fusi… in mutande e S-Pennati.
Dal D-Day, ovvero la giornata della Dignità professionale, del 4 maggio 2009, ora si arriva al giorno degli “S-pennati”, sì perché i giornalisti che non sono dipendenti è così che si sentono per la stragrande maggioranza: reperibilità 24 su 24, strumenti e spese (auto compresa) a proprio carico, niente ferie, articoli pagati a cinque euro lordi, servizi a 10 euro lordi, foto a 7 euro lordi. E la situazione diventa ancor più tragica se il calcolo del compenso viene fatto su base oraria: allora ci si accorge che se si va a pareggio è quasi un miracolo.
Quale libertà, quale indipendenza, quale autonomia, quale obiettività sono realizzabili in condizioni di lavoro tanto emergenziali? Si tratta di un problema che riguarda tutti i cui risvolti ancor prima sociali e civili risultano innegabili.
Per info: 338 8669401 - 335 6457296