Premio Penna d’oca 2017 a Donatella Gasperi, menzioni speciali per Germana Cabrelle e Marina Lucchin
25/05/18 12:31 Filed in: Note
PADOVA, 24 maggio 2018 – Donatella Gasperi, 60 anni, collaboratrice della “Difesa del Popolo” e freelance, è la vincitrice del premio Penna d’oca 2017 promosso dall’Associazione Stampa Padovana con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto. La giornalista è stata premiata nel corso di una cerimonia che si è svolta nella sala Rossini del Caffè Pedrocchi a Padova. Due menzioni speciali “Giornalismo d’inchiesta” sono state assegnate ai giornalisti Germana Cabrelle (Vanity Fair) e Marina Lucchin (il Gazzettino). Per la prima volta tre donne sono state insignite del premio.
Nella foto, da sinistra Marina Lucchin, Donatella Gasperi e Germana Cabrelle
La “Penna d’oca” è lo storico riconoscimento dell’Associazione Stampa Padovana, nato dopo la Seconda Guerra Mondiale e oggi assegnato con l’obiettivo di sottolineare il ruolo e la funzione che il cronista svolge nel lavoro quotidiano a contatto con i cittadini. Il tema scelto per l’edizione 2017 era “Padova e provincia: un anno di cronaca". Tra i servizi arrivati alla giuria, composta dal direttivo di Assostampa Padova e dal presidente dell’Ordine dei giornalisti, il premio è andato all’inchiesta “Verso le elezioni”, del maggio 2017, apparso sulla “Difesa del Popolo”. Donatella Gasperi è stata premiata per “la completezza e la qualità del dossier-inchiesta “Verso le elezioni”, pubblicato dalla “Difesa del Popolo” in quattro puntate, nel maggio 2017, e relativo alla tornata elettorale per scegliere il nuovo sindaco di Padova. Imponente ed esauriente il lavoro di analisi e di approfondimento sui problemi e sulle questioni più importanti della città, con interviste, schede e ricerche che soddisfano la curiosità del lettore-elettore”. La giuria ha assegnato due menzioni speciali “Giornalismo d’inchiesta”. Germana Cabrelle è stata premiata per l'articolo su “Vanity Fair” del settembre 2017, “in cui tocca da vicino una realtà difficile e delicata come quella delle persone malate da anni e immobilizzate a letto in uno stato vegetativo. L'autrice del servizio racconta il tumulto di sentimenti che l'assale nello scoprire che una sua amica, coetanea, è bloccata da 28 anni in quella situazione, capace di muovere solo gli occhi. Un viaggio tra
emozioni e dolore, tra dolcezza e rabbia, tra amore e incredulità”. Marina Lucchin è stata premiata
“per un servizio-denuncia sullo sfruttamento di braccianti agricoli stranieri nei campi del Padovano, pubblicato dal "Gazzettino" edizione di Padova nell'agosto 2017. E' una fotografia, molto precisa, di ciò che accade ogni estate nelle nostre campagne, dove per la raccolta di ortaggi e frutta il ricorso alla manodopera extracomunitaria è continuo. Per non perdere il permesso di soggiorno, i lavoratori di colore vengono costretti ad accettare paghe misere (anche 5 euro l'ora) e sono ridotti al silenzio. Una "piaga" che va portata all'attenzione dell'opinione pubblica e l'articolo lo fa in maniera pregevole”.
Alla cerimonia, che aveva il patrocinio del Comune di Padova, erano presenti le principali autorità della città: il sindaco Sergio Giordani, il prefetto Renato Franceschelli, il questore Paolo Fassari, il comandante provinciale dei Carabinieri col. Oreste Liporace, il comandante provinciale della Guardia di Finanza col. Fabio Dametto, l’assessore alla Cultura del Comune Andrea Colasio, il commissario della Polizia Municipale Francesco Piccolo. E’ intervenuta anche la vice-presidente dell’Ascom-Confcommercio, Silvia Dell’Uomo. Hanno partecipato anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti Gianluca Amadori e Massimo Zilio, in rappresentanza della segretaria del Sindacato regionale dei giornalisti Monica Andolfatto.
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emozioni e dolore, tra dolcezza e rabbia, tra amore e incredulità”. Marina Lucchin è stata premiata
“per un servizio-denuncia sullo sfruttamento di braccianti agricoli stranieri nei campi del Padovano, pubblicato dal "Gazzettino" edizione di Padova nell'agosto 2017. E' una fotografia, molto precisa, di ciò che accade ogni estate nelle nostre campagne, dove per la raccolta di ortaggi e frutta il ricorso alla manodopera extracomunitaria è continuo. Per non perdere il permesso di soggiorno, i lavoratori di colore vengono costretti ad accettare paghe misere (anche 5 euro l'ora) e sono ridotti al silenzio. Una "piaga" che va portata all'attenzione dell'opinione pubblica e l'articolo lo fa in maniera pregevole”.
Alla cerimonia, che aveva il patrocinio del Comune di Padova, erano presenti le principali autorità della città: il sindaco Sergio Giordani, il prefetto Renato Franceschelli, il questore Paolo Fassari, il comandante provinciale dei Carabinieri col. Oreste Liporace, il comandante provinciale della Guardia di Finanza col. Fabio Dametto, l’assessore alla Cultura del Comune Andrea Colasio, il commissario della Polizia Municipale Francesco Piccolo. E’ intervenuta anche la vice-presidente dell’Ascom-Confcommercio, Silvia Dell’Uomo. Hanno partecipato anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti Gianluca Amadori e Massimo Zilio, in rappresentanza della segretaria del Sindacato regionale dei giornalisti Monica Andolfatto.
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