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Premio Penna d’oca 2017 a Donatella Gasperi, menzioni speciali per Germana Cabrelle e Marina Lucchin

Premio Penna d'Oca

PADOVA, 24 maggio 2018 – Donatella Gasperi, 60 anni, collaboratrice della “Difesa del Popolo” e freelance, è la vincitrice del premio Penna d’oca 2017 promosso dall’Associazione Stampa Padovana con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto. La giornalista è stata premiata nel corso di una cerimonia che si è svolta nella sala Rossini del Caffè Pedrocchi a Padova. Due menzioni speciali “Giornalismo d’inchiesta” sono state assegnate ai giornalisti Germana Cabrelle (Vanity Fair) e Marina Lucchin (il Gazzettino). Per la prima volta tre donne sono state insignite del premio.
Nella foto, da sinistra Marina Lucchin, Donatella Gasperi e Germana Cabrelle


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Legge bavaglio, incontro a Venezia con Lorusso e Giulietti

disegnosindacato
Raffaele Lorusso, Segretario generale della Fnsi, e Giuseppe Giulietti, portavoce dell'associazione Articolo 21, saranno insieme a Venezia, mercoledì 18 febbraio, per discutere di libertà di informazione e della legge sulla diffamazione al momento ancora al vaglio del Parlamento ma già oggetto di numerose e argomentate critiche.

L'occasione sarà la riunione del Direttivo del Sindacato giornalisti del Veneto, aperto per l'evento a tutte le colleghe e i colleghi, durante il quale saranno approfondite le delicate questioni poste da una norma che, nata per eliminare la pena del carcere per i giornalisti e liberare l’informazione da sanzioni sproporzionate, rischia nei fatti di ottenere l’effetto opposto, rivelandosi come un maldestro tentativo di limitare la libertà di espressione.

"In un paese che scivola ancora più in basso nella classifica mondiale sulla libertà di stampa – è il commento del Segretario Fnsi, Raffaele Lorusso - si sta cercando di approvare una legge che introdurrebbe ulteriori bavagli”.

“Tutto questo non ci piace – prosegue Lorusso – e da Venezia dovrà partire una campagna di mobilitazione di tutti i giornalisti italiani: insieme Fnsi e Articolo 21 nel segno di una collaborazione che va avanti da anni”

“La situazione della libertà di stampa in Italia potrebbe ulteriormente aggravarsi se la Camera dovesse approvare la nuova legge sulla diffamazione che, con la scusa di levare il carcere, tende ad introdurre norme pericolose e di difficile applicazione”, scriveva ieri Beppe Giulietti sul sito dell'associazione Articolo 21, invitando poi ad aderire all'appello predisposto dal professor Stefano Rodotà con il quale si chiede ai parlamentari di non approvare la nuova legge considerata "sbagliata e pericolosa per le molte violazioni in essa previste del diritto costituzionale d’informare e di essere informati".

Appello, il cui testo è disponibile sul web all'indirizzo nodiffamazione.it, che ha già raccolto quasi 13 mila sostenitori in poco più di un mese.